mercoledì 24 luglio 2013
Un Caffè
Molti dei locali del centro stanno chiudendo i battenti a causa della crisi. Nei pochi rimasti, a breve, il livello culturale sarà cresciuto notevolmente. Camerieri, bariste, lavapiatti, commesse avranno come bagaglio almeno una laurea in lettere o filosofia. Capiterà spesso che la ragazza dietro al bancone del Bar Centrale inizi a parlare degli eteronimi di Pessoa mentre risciacqua le tazzine prima di passarle alla lavastoviglie. Io ascolterò in silenzio sorseggiando il mio caffè macchiato e facendo finta di capire, stupito di come sia possibile preparare una schiuma di latte così perfetta nonostante tutto il tempo speso dietro a una tesi in letteratura portoghese, io che credevo che nell’ambiente universitario si imparasse a fare il caffè rimettendo nella moka il caffè al posto dell'acqua. Ma forse anche il macchiato della dottoressa in lettere saprà di citazione, forse sarà lo stesso caffè che preparavano in rua Garret nella Lisbona degli anni venti.
E il commesso della Sisley laureato in medicina si lamenterà dell'aria condizionata troppo alta accusando un'infiammazione a carico della mucosa, un restringimento degli osti con conseguente ristagno della stessa nei seni paranasali.
(acrilico su tela, 70x50)
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F.A.V.O.L.O.S.O......Grande
RispondiEliminasi, ma chi ringrazio?
EliminaConcordo :))))
RispondiEliminaSi, ma chi ringrazio? ah no, scusa. Grazie! :))))
EliminaQuesto post ha aperto la mia mente ad una realtà che mi era finora sconosciuta: la eteronimia. Non potrò riciclarmi come barista, ma son contento lo stesso!
RispondiEliminaSono contento di averti aperto una realtà conosciuta con una cosa che io invece ho imparato poche ore prima di te! Grazie della visita
EliminaFantastico acrilico, e anche il testo! Io da buon laureata in lettere e filosofia aspiro proprio a fare la barista (non sto scherzando)
RispondiEliminaneanche io stavo scherzando.. anzi! Avanti con i caffè filosofici! grazie della visita Francesca.
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