giovedì 28 febbraio 2013

Il Lustrascarpe

Ancora un dipinto con un paio di scarpe. Ci possiamo domandare molte cose sul significato di questo dipinto, ma non scervellatevi perchè in realtà ho un solo scopo preciso che prima o poi raggiungerò.
Sentirmi dire un giorno: "ma lei che fa, illustra scarpe?"


(acrilico su faesite)

martedì 19 febbraio 2013

Italia di Merda (Primo Approccio Alla Scultura).

Avrò avuto più o meno otto anni quando capii la forza enorme dell'arte, il suo essere universale e l'importanza che storicamente aveva avuto nel formare le menti e i valori identitari di un popolo come il nostro.
Stavo seduto sulla tazza del bagno quando, alzando leggermente la coscia per far filtrare un pò di luce, notai con patriottica meraviglia di aver riprodotto fedelmente la nostra penisola. Stava lì, su sfondo bianco, una perfetta italia di merda con tanto di promontorio del Gargano.
Bellissima e perfetta. Mancava soltanto la parte insulare.
Con non poco sacrificio e un'attenta calibrazione delle contrazioni rettali riuscii a creare un oggetto triangolare e a farlo cadere proprio nel punto esatto dove mancava la Sicilia, con una precisione da far invidia ad un topografo. Avevo esaurito le forze e il materiale per l'isola più bella ma non me ne vorranno gli indipendentisti sardi che da sempre sostengono che "sardigna no est itaglia!".
Quel giorno ero da solo in casa così decisi di non tirare l'acqua fino a quando qualcun'altro non avesse potuto gioire con me per quell'opera straordinaria e, nell'attesa, rimasi a intrattenere ad alta voce un pubblico immaginario illustrando cale e golfi, pianure e promontori.
Non avevo però fatto i conti con la forza di gravità e l'inclinazione delle pareti del wc così che, lentamente, tutta l'italia intera, cominciò a scivolare verso il basso. Fino a scomparire inghiottita da quella pozza d'acqua che, con gli occhi lucidi e un nodo nella gola, chiamavo ormai in maniera familiare "mare mediterraneo".
Passato il mio quarto d'ora di celebrità convenni che era giunto il momento di pulirsi, visto che fino ad ora avevo rimandato per non coprire l'opera con la carta alla maniera di Christo e Jeanne-Claude, così alla fine lasciai cadere sul pelo dell'acqua quel fazzoletto macchiato a lutto e tirai lo sciacquone, condannando così l'italia ad atlantidea fine.

Restai per qualche minuto ad osservare l'acqua limpida nella speranza che qualcosa o qualcuno fosse sopravvissuto.