mercoledì 2 gennaio 2013

In Morte di P.S.

Un dì, s'io non andrò sempre fuggendo
di gente in gente, mi vedrai seduto
su la tua pietra, pennarel mio, gemendo
il fior de' tuoi gentili anni, caduto.

Qualche sera fa, durante il suo servizio, è venuto a mancare il mio pennarello Stabilo nero. Da tempo ormai aveva perso quelle caratteristiche tipiche della gioventù dei pennarelli. Il suo potere coprente e l'intensità di nero avevano lasciato il posto a senili sfumature di grigio. Ma è stato in questo periodo che è riuscito a dare il meglio di se permettendo virtuosismi impossibili e impensabili ad un pennarello nuovo.
Questo sotto è l'ultimo viaggio intrapreso insieme. Abbiamo iniziato con un volto a caso che, con il passare dei minuti, si è trasformato nel becchino del cimitero dei pennarelli Stabilo: l'uomo che lo ha preso in consegna per accompagnarlo fino al cimitero.
Ciao P.S., grazie di tutto.


 (pennarello Sta.. sich!... pennarello Stabil.... sich! scusate... pennarello Stabilo nero su carta.)

2 commenti:

  1. Spettacolare! Le lapidi del cimitero griffate Stabilo non so se mi fanno più paura o simpatia. Da qui non riesco a leggere l'epitaffio del tuo, ma sono sicuro che con tutto quello che avrebbero da raccontare tutti i pennarelli deceduti sepolti al cimitero dei pennarelli, ne uscirebbe un'antologia fantastica..

    Ps. Il tuo amico si chiama Ivano Fossati? Sarà la prospettiva o la mia fervida fantasia, ma sembra ci assomigli..

    Pps. Ignoravo l'esistenza di una base usa da quelle parti. Sicuramente restano lì per controllare il conflitto tra pisani e livornesi. E nel caso di sommosse sono pronti ad aiutarvi con una piccola atomica..

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  2. Ahahah Fossati, non l'avevo mai notato. Devo dirgliela questa notizia :)
    In realtà il pennarello non l'ho ancora sepolto, sta malissimo ma, quando si riposa, riparte. Dura sempre meno ma riparte. E intanto mi tocca pagargli le tasse al cimitero.

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